Sono Armando e vivo a Paola, cittadina del tirreno cosentino, dove sono nato e dove esercito da molti anni la professione di analista programmatore di computer.
Il mio rispetto ed il mio affetto per il popolo rosso si sono sviluppati già nella più tenera età, quando come accanito lettore dei fumetti del vecchio Far West, compresi
ipso facto la persecuzione subita da quegli uomini perpetrata da parte dei cosiddetti conquistatori e civilizzatori bianchi.
La letteratura dell'epoca, la stampa, la cinematografia e, quando venne, la televisione mai hanno rappresentato la realtà di quei tempi, preferendo ad essa una esposizione
narrativa più orientata dalla politica, che non dalla storia. In tempi moderni, per fortuna, si è rimediato.
Gli Stati Uniti d'America sono divenuti una grande nazione, ma furono pensati, basati, edificati, migliorati a danno dei popoli nativi, considerati animali selvaggi e fastidiosi
oppositori al cosiddetto progresso politico e clericale. Centinaia di trattati sottoscritti e regolarmente infranti, centinaia di promesse solenni mai mantenute, centinaia di
prepotenze consumate sugli inermi e centinaia di ingiustizie ad ogni piè sospinto, hanno segnato l'incontro e lo scontro tra i cosiddetti conquistatori ed i conquistati.
La storia qui narrata vuole essere un umile contributo all'onore, al coraggio, alla dignità ed alla memoria di tanti di quegli uomini valorosi, i quali morirono combattendo per difendere la loro terra, la loro famiglia e la loro libertà.